“Non soddisfa i miei quesiti la risposta all’ interrogazione parlamentare che ho presentato al ministro dell’Istruzione sulla vicenda del professore dell’Università della Basilicata che ha patteggiato una condanna a due anni e sei mesi di reclusione per concussione sessuale e falsificazione di atti e registri”. Lo dichiara l’on. Sandra Zampa del Pd.
“Al ministro avevo chiesto se non fosse il caso di interdire per sempre dall’insegnamento universitario il professore per il grave comportamento tenuto. Mi viene spiegato che il 9 gennaio scorso, lo stesso professore aveva comunicato che dal Tribunale di Matera ‘erano state revocate le misure restrittive stabilite a proprio carico’. A questo punto il rettore dell’Università aveva provveduto ‘ad adottare un nuovo provvedimento cautelare di sospensione dal servizio nei confronti del professore, nonché a trasmettere gli atti al Collegio disciplinare del Consiglio universitario nazionale”.
“Non posso che chiedermi cosa ne pensino il ministro della Giustiza Alfano e, da donna, il ministro Gelmini. Personalmente ritengo che reintegrando docenti condannati si scoraggino le denunce degli studenti, di per sé già rare, nei confronti dei professori che commettono atti così vergognosi.
A maggior ragione se si pensa che i docenti universitari non sono praticamente sottoposti a controlli disciplinari. Se di fronte a questi episodi così gravi non sappiamo rispondere con fermezza, dubito fortemente che si possano educare i più giovani a non seguire modelli sbagliati, allontanandoli da fenomeni di bullismo che tanto ci indignano e preoccupano in questi giorni”.
Roma, 29 gennaio 2009